Come dirvelo? Io sono stata davvero l’ultima delle Amiche di Fuso a leggersi il libro di Drusilla e Mimma, le due mamme nel deserto. Ho usato la scusa di aspettare che apparisse come ebook su Amazon, ma… a voi posso pure confessarlo… ho fatto apposta, perché avevo un po’ timore.
Perché –diciamocelo – quando un amico ti mette in mano un libro che ha scritto possono succedere varie cose… può essere che sia bellissimo, indimenticabile, emozionante, e più di una volta è capitato anche a me, ma può anche essere che invece ti ritrovi davanti allo specchio a domandarti: ‘e… come glielo dico adesso che sto libro non sta in piedi? E glielo dico?’
Insomma, avevo paura di una di quelle situazioni da gelo diplomatico e, essendo una a cui non piace proprio dire cose carine tanto per dir qualcosa, ho fatto spudoratamente melina.
Finché me lo sono proprio visto su Amazon e la curiosità – ormai era passata l’estate e le Mamme si erano fatte dei bei giri di presentazione in mezza Italia – ha vinto sulla paranoia.
E… mi è piaciuto. Mi è piaciuto un sacco!
Mi è piaciuto perché è un libro frizzante e leggero come le sue autrici. Mi è piaciuto perché un libro che ci racconta un’esperienza forte, quella di trovarsi in un Paese nuovo e inatteso, in cui tanti tanti aspetti passano dall’esotico, al devo adattarmi, al quotidiano, al mi ci sono affezionata. E’ una vera storia di espatri paralleli, più riflettuto per Drusilla e più inatteso per Mimma, e di come due donne e madri riescano a trovare le risorse per essere felici anche in un ambiente e in una cultura considerati accoglienti. Mi è piaciuto perché è la storia di un’amicizia tra donne e madri adulte, qualcosa che non è così facile e comune da cercare, trovare, o raccontare. E loro lo fanno con molta naturalezza e sincerità , raccontando i timori che avevano una verso l’altra, le loro diversità , e di come l’ambiente e poi un progetto comune le abbia fatte avvicinare sempre di più. E’ un libro onesto, che ci diverte, ma non esagera e non mente sul vissuto delle due famiglie.
E mi è piaciuto perché nel libro si sente proprio l’impegno, la voglia, la passione di condividere le proprie esperienze con altre persone. Leggere il libro di Mimma e Drusilla vuol dire essere catapulati piuttosto velocemente a Kuwait City, al club, al mall e in tutti quei luoghi che diventano parte della loro vita. E’ un libro che racconta la cultura kuwaitiana senza giudicarla e senza mettersi al di sopra ‘perché io ci sono stato’. Come lettori ci ritroviamo a vedere e vivere le stesse cose che hanno visto loro e averne la nostra impressione.
A me, soprattutto, Mamme Nel Deserto è piaciuto perché é un libro molto visivo. In cui – per me è stato così – dopo un po’ cominci a immaginarti le foto delle persone e delle situazioni in cui loro si trovano, e in cui i diversi personaggi iniziano a sembrarti vicini quanto le amiche Mamme. Certo, io poi avevo un vantaggio, che appena finita l’ultima pagina mi sono catapultata a scrivere a Mimma – la sempre connessa – chiedendole foto, particolari, dettagli, ipotesi. La cosa buffa è che non mi ricordo se poi le foto me le abbia mai davvero mandate. Ma nella mia mente restano ancora ben fisse le immagini e le scene che erano narrate nel libro e , come dirvelo, per me questo è il segno di un libro ben riuscito. E sono così fiera di averle come amiche, che se ci fosse un nuovo libro magari lo leggerei pure per prima!
Anna, Francia
Ha collaborato con Amiche di Fuso da giugno 2014 ad agosto 2016
 ps. Il libro è disponibile in formato elettronico e cartaceo su amazon e ibs.
Concordo con la tua recensione!
Grazie Anna. mi è piaciuta molto la tua recensione. Compreso il cappello che condivido. Mamma Avvocato grazie anche a te….
[…] la stessa “scadenza”? Ma purtroppo non è così. E come ha scritto Drusilla nel nostro libro “mi piace essere definita expat, mi dà l’idea di essere in transito, di non avere […]
[…] quello ti identifica. E che solo un figlio è troppo poco. Poco importa se hai scritto un libro, avuto un’onorificenza e hai messo in piedi un’associazione. Sapete, nella […]